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Nella sua Newsletter n.3/2011 ECHA segnala che, dopo la verifica di circa 400 dossiers sulle sostanze intermedie registrate entro la prima scadenza del 30/11/2010, la maggior parte dei fascicoli tecnici (86%) non è conforme alle condizioni imposte dagli artt. 17 e 18 di REACH per usufruire della registrazione "semplificata" e, in particolare, i dossiers non contengono informazioni sufficienti per evidenziare una fabbricazione o un uso strettamente controllati.

 

Il Regolamento REACH, infatti, prevede la fornitura di un numero ridotto di informazioni per le sostanze intermedie rispetto a quelle da inserire in un dossier completo di una sostanza da registrare senza "sconti", ma a patto che siano soddisfatte le due seguenti condizioni:

  • l'uso della sostanza soddisfa la definizione di sostanza intermedia di cui all'art.3 par.15 di REACH così come poi ulteriormente esplicitata nella Guida agli intermedi pubblicata dall'ECHA (ultima revisione del dicembre 2010), e
  • la sostanza intermedia è fabbricata e/o utilizzata in condizioni strettamente controllate.

Considerata la preoccupante constatazione, l'ECHA invita tutti i registranti ad aggiornare i loro dossiers inserendo le informazioni sufficienti per dimostrare che le "condizioni strettamente controllate" siano soddisfatte. In caso di mancato aggiornamento l'ECHA imporrà al registrante la presentazione di un dossier completo in sostituzione del dossier semplificato.

Segnalo che l'esplicitazione del significato delle "condizioni strettamente controllate" è stato un importante argomento di discussione nel periodo pre-deadline del 30/11/2010 e che, in particolare, i fabbricanti si sono trovati spesso in difficoltà a garantire tali condizioni presso i siti degli utilizzatori delle sostanze.Tuttavia segnalo pure la preoccupante ipotesi che, alla luce degli oneri economici connessi ad una presentazione di un dossier completo, le aziende, magari le meno acculturate sull'argomento e in stato più o meno confusionale, possono aver dato ascolto alle "sirene di Ulisse" e aver presentato un dossier semplificato per tamponare la situazione o per pensare di farla franca!
In tal caso le aziende, "inadempienti" alle disposizioni specifiche previste per le sostanze intermedie, avrebbero sottovalutato grossolanamente e dolosamente, per usare un termine caro ai legali, la sicurezza d'uso della sostanza e quindi la salute dei lavoratori esposti alla sostanza.

 

Dott. Gabriele Scibilia

Docente di REACH (Facoltà di Farmacia - Università di Pisa)

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