La Danimarca ha recentemente presentato una proposta di restrizione all'immissione in commercio per gli articoli in pelle che contengono Cromo esavalente (Cromo VI) in concentrazioni superiori a certi limiti, nei casi in cui questi possono venire in contatto diretto con la pelle. La tossicità del Cromo VI è legata al fatto che può essere causa di gravi dermatiti allergiche da contatto, anche a concentrazioni molto basse. La valutazione del rischio ha infatti dimostrato che il Cromo VI presente ad esempio nelle scarpe e in altri articoli in pelle può causare questo effetto indesiderato.
Il Cromo VI non viene intenzionalmente utilizzato nei processi di lavorazione della pelle, né tanto meno nella fabbricazione di articoli in pelle, tuttavia può formarsi durante il processo di ossidazione del Cromo III che viene utilizzato durante la concia delle pelli. Questo accade nonostante siano state implementate misure per prevenire la formazione di Cromo VI nelle concerie di tutta Europa.
Ad aggravare la situazione il fatto che molti importatori di articoli in pelle dichiarano l'assenza di Cromo VI in concentrazioni misurabili, nonostante il fatto che sia dimostrato che più del 30% degli articoli in pelle testati contengono Cromo VI in concentrazioni superiori ai limiti proposti, ossia 3 mg/Kg.
Le parti interessate hanno 6 mesi di tempo per trasmettere i propri commenti su questa proposta di restrizione e i relativi rapporti, attraverso il webform disponibile sul sito web dell'ECHA. I commenti saranno rivisti e valutati dai Comitati dell'ECHA per la Valutazione del Rischio (RAC) e per l'Analisi Socio-Economica (SEAC). I pareri finali dei due comitati saranno finalizzati entro Marzo 2013. Sulla base di questi pareri la Commissione europea prenderà una decisione se introdurre questa nuova restrizione nel Regolamento REACH.
Il fascicolo, redatto secondo le disposizioni previste dall'Allegato XV del Regolamento REACH, contiene il documento di background e le giustificazione portate per la restrizione proposta. Questo include i rischi identificati, le informazioni sulle possibili alternative, l'efficacia della restrizione nel ridurre i rischi e i costi della restrizione.
Sebbene per la consultazione pubblica sia stata fissata una durata di sei mesi e quindi una scadenza di trasmissione dei commenti prevista per il 16 settembre 2012, i rapporteurs del RAC e del SEAC auspicano di ricevere commenti già a partire da Giugno 2012, al fine di avere una giusta assistenza nella prima discussione della proposta di restrizione durante i meeting di RAC e SEAC previsti per quel mese.
Dott. Gianluca Stocco
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