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La bozza del testo del nuovo regolamento è già stata resa disponibile dalla Commissione e, una volta finalizzato il relativo iter legislativo, costituirà la modifica dell'attuale normativa europea in materia, il Regolamento (CE) 340/2008.


La bozza del nuovo regolamento prevede riduzioni delle tariffe per le PMI, come definite sulla base dei criteri della Raccomandazione 2003/361/CE, che, per quanto concerne le registrazioni REACH "complete" con scadenza al 31 Maggio 2013 (quindi relative alla fascia di tonnellaggio annuo 100-1000), per aziende di medie dimensioni consiste nella diminuzione da 8.050€ (attualmente previsti da Regolamento (CE) 340/2008) a 8.006€ per una registrazione individuale, e da 6.038€ a 6.004€ per una registrazione congiunta. Per aziende di piccole dimensioni è prevista un abbassamento della tariffa da 4.600€ a 4.311€ per una registrazione individuale e da 3.450€ a 3.233€ per una registrazione congiunta. Infine per le "micro" imprese è stata proposta una riduzione della tassa da pagare a ECHA da 1.150€ a 616€ per una registrazione individuale, e da 863€ a 462€ per una registrazione congiunta.


Per maggiori informazioni sui criteri per identificare un'azienda come PMI secondo la Raccomandazione 2003/361/CE, è possibile consultare le relativa pagina web sul sito ECHA.

Viceversa per le aziende di grandi dimensioni, sempre in riferimento alle registrazioni REACH "complete" con scadenza al 31 Maggio 2013 di cui sopra, si prevede un aumento della tariffa da pagare a ECHA rispettivamente di 817€ per una registrazione individuale (con un passaggio da 11.500€ attualmente previsti a 12.317€ della bozza di regolamento proposta dalla Commissione), e di 612€ per una registrazione congiunta (con un incremento da 8.625€ attualmente previsti a 9.237€ della bozza di regolamento proposta dalla Commissione).


Oltre a definire le nuove tariffe, la Commissione ha inteso chiarire un certo numero di aspetti relativi alla riscossione delle tariffe di registrazione e autorizzazione REACH. E' inoltre degno di menzione l'inserimento del "considerandum" (11) nella bozza di regolamento, che suggerisce per il futuro una revisione annuale delle tasse sulla base dell'inflazione, aumenti che non hanno avuto luogo tra il 2009 e il 2011.


Dalla proposta di testo normativo è stata al momento esclusa la possibilità di addebitare costi aggiuntivi ai dichiaranti di fascicoli di scarsa qualità, paventata a seguito delle osservazioni della Commissione per l'ambiente del Parlamento europeo. Questo fatto ha incontrato la reazione negativa dell'ECHA che, nella persona direttore esecutivo Geert Dancet, ha manifestato la propria delusione a seguito di tale decisione, ma non ha però escluso la possibilità di riproporre tale opzione in un secondo momento.


Diversi gruppi hanno espresso preoccupazione per le proposte avanzate dalla Commissione in relazione alle tariffe previste dalle procedure sotto il regolamento REACH e agli oneri pagabili all'ECHA. Da registrare in particolare lo scetticismo del Consiglio europeo dell'industria chimica (CEFIC) in merito alle proposte di riduzione per le PMI avanzate dalla Commissione europea. CEFIC mette in luce, infatti, come l'impatto della riduzione delle tariffe per i registranti con fascia di tonnellaggio superiore 1.000 tonnellate/anno è da considerarsi minimale, dato che il relativo termine di registrazione (30 Novembre 2010) è già passato. L'associazione sottolinea, inoltre, che le riduzioni di cui alla bozza del nuovo regolamento rappresentano un beneficio limitato dato che, ad esempio, una piccola impresa, avente una registrazione di una sostanza nella fascia 10-100 tonnellate/anno, godrà di una riduzione della tassa di registrazione pari a 81€ nel caso di una registrazione congiunta, e che per le micro imprese il beneficio sarà ancora inferiore, in ogni caso trascurabile rispetto ai costi di preparazione di un fascicolo di registrazione.


CEFIC ha quindi preparato un documento sulle proposte della Commissione, in cui si sostiene che molte poche PMI hanno finora beneficiato di tariffe più basse dato che la maggior parte dei fabbricanti di sostanze chimiche dell'Unione europea sono di grandi dimensioni e che la valutazione dello status di PMI è stata sottoposta a un approfondimento mirato. Mentre l'associazione sottolinea che il numero di PMI che andranno in registrazione sotto REACH è destinato ad aumentare, in particolare per la scadenza del 2018, sottolinea comunque che la maggior parte dei fabbricanti europei di prodotti chimici non potranno beneficiare della riduzione proposta. In ogni caso, risulta contrastante l'opinione in merito al numero di registrazioni previste per le PMI. La Commissione ha valutato che il contributo complessivo delle registrazioni delle PMI entro la scadenza 2018 sarà pari al 60%.


In ogni caso il meccanismo legislativo per l'approvazione del nuovo regolamento è stato avviato e difficilmente subirà sensibili interruzioni. L'urgenza di procedere in tempi brevi è evidente in base a quanto emerso dal recente incontro della Commissione di comitatologia REACH e dal fatto che le proposte sono già state comunicate all'Organizzazione mondiale del commercio (World Trade Organization). Non sono previste, quindi, modifiche rilevanti rispetto alla proposta attuale, con spazio per chiarimenti solo a livello della premessa al testo normativo e delle tariffe applicate per gli aggiornamenti dei fascicoli in materia di richieste di riservatezza (CBI). Un voto in materia è atteso per la prossima riunione della Commissione REACH fissata nel mese di febbraio.

 

Dott. Iacopo Carlini
(REACH SIEF & IUCLID 5 dossier project Manager)

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