Il punto di infiammabilità (Flash Point) è una delle numerose proprietà chimico-fisiche che possono essere considerate nella valutazione ai fini del trasporto e pericolosità, e nella compilazione delle schede di sicurezza di un materiale.
Secondo l'IMDG code (trasporto via mare) e l'ADR, la classe 3 (liquidi infiammabili) comprende quei prodotti che possono dare vapori infiammabili sotto 60°C per il test in vaso chiuso (o 65.6°C in vaso aperto).
Il punto di infiammabilità è una proprietà importante perché è la temperatura più bassa alla quale si produce una quantità di vapore sufficiente a formare una miscela con l'aria sulla superficie della sostanza e che può prendere fuoco in presenza di una sorgente esterna di accensione. La situazione di cui sopra è riprodotta in condizioni controllate in laboratorio: in queste condizioni di prova il campione è posto in apposita apparecchiature dotata di un recipiente chiuso (vaso chiuso) o aperto (vaso aperto).
La determinazione del Flash Point in vaso chiuso viene effettuata tramite il dispositivo di Pensky-Martens in cui il campione da esaminare si trova all'interno di una coppa chiusa da un coperchio forato e da un otturatore. Il materiale (p.es.rifiuto) viene riscaldato con precisi e costanti incrementi: all'aumentare della temperatura il materiale emetterà dei gas che si miscelano con l'aria presente nella coppa. L'otturatore viene aperto a intervalli prestabiliti ed un piccolo innesco viene diretto verso il foro: l'operazione viene ripetuta finché non si ottiene un breve lampeggiamento. La temperatura a cui avviene tale lampeggiamento (Flash Point), corretta per la pressione barometrica misurata al momento dell'analisi, è il punto di infiammabilità del materiale.
Dott.ssa Ilaria Paolicchi
Chemical Controls s.r.l.